L’Unione Europea raggiunge un accordo per sospendere definitivamente le importazioni di gas russo

Le principali istituzioni dell’Unione Europea (UE) hanno raggiunto un accordo generale il 3 dicembre per sospendere definitivamente le importazioni di gas russo entro novembre 2027. Questa mossa mira a privare la Russia delle sue capacità militari a causa della sua continua aggressione contro l’Ucraina e a spingerla ad accettare un piano di pace.

La proposta della Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’UE, ha raggiunto un consenso generale nel Consiglio dei Ministri (composto dai ministri degli Stati membri) e nel Parlamento Europeo (l’organo legislativo). La proposta sarà attuata dopo la ratifica formale.

In primo luogo, gli Stati membri cesseranno gradualmente le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) entro la fine di dicembre 2026. Le forniture di gas tramite gasdotto dalla Russia cesseranno entro la fine di settembre 2027. Sarà concesso un periodo di grazia fino alla fine di ottobre 2027 se gli Stati membri avranno riserve limitate.

I leader dell’UE hanno concordato di interrompere gradualmente le importazioni di energia russa nel marzo 2022, ma da allora le importazioni sono in realtà continuate.

Secondo i dati della Commissione Europea, la dipendenza dal gas naturale russo è diminuita dal 45% prima del conflitto Russia-Ucraina al 13% nella prima metà del 2025, ma l’UE ha comunque importato gas russo per un valore di 10 miliardi di euro nel 2024.

L’UE ha già vietato le importazioni di carbone russo tramite sanzioni e ha deciso di eliminare gradualmente le importazioni di petrolio. La Commissione Europea prevede di proporre un disegno di legge sull’embargo petrolifero all’inizio del 2026.