Amazon annuncia ufficialmente i piani di licenziamento

Il 28, il colosso globale dell’e-commerce Amazon ha annunciato l’intenzione di licenziare circa 14.000 dipendenti per semplificare le operazioni e accelerare l’implementazione dell’intelligenza artificiale.

In una lettera ai dipendenti di quel giorno, Beth Galetti, vicepresidente senior People Experience and Technology di Amazon, ha affermato che l’intelligenza artificiale è la tecnologia più rivoluzionaria dall’avvento di Internet, consentendo alle aziende di innovare a un ritmo senza precedenti. I licenziamenti mirano a rendere l’azienda “ancora più forte” riallocando le risorse in aree prioritarie.

Il fatturato netto di Amazon ha raggiunto i 167,7 miliardi di dollari nel secondo trimestre di quest’anno, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Galetti ha riconosciuto che i licenziamenti possono sollevare interrogativi, viste le ottime performance dell’azienda, ma sono necessari perché “il mondo sta cambiando rapidamente”. Ha affermato che Amazon continuerà a implementare strutture organizzative più orizzontali fino al 2026 per ottenere guadagni di efficienza, aumentando al contempo le assunzioni in aree strategiche chiave.

Gli addetti ai lavori ritengono che l’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa stia rimodellando la forza lavoro. Il CEO di Amazon, Andy Jassy, ​​ha dichiarato a giugno che, con l’adozione accelerata della tecnologia AI, la domanda di personale per alcuni ruoli aziendali sta diminuendo, mentre quella per nuovi ruoli sta aumentando.

Secondo quanto riportato dai media statunitensi il 27, Amazon ha licenziato oltre 27.000 dipendenti dal 2022.

Amazon è il secondo datore di lavoro privato negli Stati Uniti. Alla fine del secondo trimestre di quest’anno, la sua forza lavoro globale superava 1,54 milioni, la maggior parte dei quali magazzinieri, con circa 350.000 dipendenti.