Trump impone tariffe aggiuntive del 10% sulla Cina

Secondo quanto riportato dai media britannici, funzionari canadesi e messicani incontrerebbero l’amministrazione Trump a Washington per impedire agli Stati Uniti di imporre ulteriori dazi sui due Paesi. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la scorsa settimana il vicepremier cinese ha parlato con il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, il secondo contatto di alto livello da quando Trump è entrato in carica, il che suggerisce che le due parti stanno continuando a comunicare.

La decisione di Trump di imporre un ulteriore dazio del 10% sulla Cina ha inferto un duro colpo ai mercati azionari globali, con le azioni asiatiche che hanno subito una svendita e le azioni di Wall Street in calo. L’indice S&P 500 è sceso dell’1,6% e il Nikkei giapponese è sceso del 3,3% dopo l’annuncio di Trump.

UBS ha affermato che si aspetta che i “dazi effettivi” degli Stati Uniti sulla Cina raggiungano quest’anno il 30%.

Lo scenario di base è che quest’anno gli Stati Uniti imporranno alla Cina “dazi effettivi” fino al 30%, ha affermato Yifan Hu, direttore degli investimenti per l’area Asia-Pacifico di UBS Wealth Management. Ha dichiarato a Bloomberg TV che le imposte saranno asimmetriche e che Washington consentirà l’esenzione dai dazi per alcuni beni.