Trump afferma che le tariffe sulle auto saranno intorno al 25%
Il presidente degli Stati Uniti Trump ha dichiarato il 18 febbraio che i dazi sulle auto importate, la cui introduzione è prevista già per aprile, “saranno pari a circa il 25%”. Si ritiene che i principali obiettivi siano le auto importate dalla Germania e dai paesi limitrofi come il Messico, ma se anche le auto giapponesi saranno soggette a dazi, le case automobilistiche giapponesi saranno inevitabilmente duramente colpite.
Trump ha già dichiarato in precedenza che intende annunciare ulteriori dazi sulle auto già dal 2 aprile. Il 20 gennaio, giorno del suo insediamento, Trump ha incaricato il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti e l’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (USTR) di completare le indagini sulle pratiche commerciali sleali nei paesi di tutto il mondo e di riferirne i risultati entro il 1° aprile.
Attualmente gli Stati Uniti impongono una tariffa del 2,5% sui veicoli passeggeri importati. In una conferenza stampa del 18 febbraio, Trump ha anche affermato che stava valutando l’idea di aumentare i dazi sui semiconduttori e sui prodotti farmaceutici.
Riguardo all’imposizione di tariffe su semiconduttori e medicinali, Trump ha affermato: “Saranno superiori al 25%. E, nel corso dell’anno, (l’aliquota fiscale) aumenterà in modo significativo”.
Trump ha anche fatto ricorso a tariffe elevate per fare pressione sulle aziende di vari Paesi affinché trasferissero le loro basi produttive negli Stati Uniti.
Trump ha detto: “Vi darò il tempo necessario per spostare (le basi di produzione) negli Stati Uniti. Se costruite fabbriche negli Stati Uniti, non ci saranno tariffe. Voglio darvi una possibilità”, lasciando intendere che i negoziati con governi e aziende straniere potrebbero svolgersi prima di aprile.
Il 13 febbraio, Trump ha appena ordinato l’introduzione di “tariffe reciproche” per aumentare le tariffe doganali a un livello equivalente a quello dei partner commerciali. Nella conferenza stampa del 18 febbraio ha nuovamente espresso la sua insoddisfazione nei confronti dell’UE: “Non importiamo automobili e prodotti agricoli americani”, “Siamo di fronte a un deficit commerciale di 350 miliardi di dollari USA” e ha chiesto all’UE di adottare misure per ridurre i dazi sui prodotti americani.